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mercoledì 22 maggio 2013

25 Aprile

Sì lo so, lo so che è già passato, ma io non ho ancora scritto niente in merito a quella giornata straordinaria e visto che appunto è stata straordinaria ci scrivo su, anche se in ritardo.

Non sono brava a non sono neanche il tipo da scrivere sdolcinatezze e smelancerie sull'amore, il destino e cazzi mazzi vari, perciò sarò io, concreta e pragmatica come sempre.

E nel mio pragmatismo annuncio che quel giorno mi sono sentita dopo tanto tempo me stessa, ero felice, ero serena, ero sorridente e leggera....stavo bene, come non mi sentivo da tanto.
Sempre nascosta dietro a una facciata da donna dura, mentre io di duro non ho proprio un cazzo.
Sempre diversa per compiacere gli altri, ma non quel giorno.

Quel giorno io ero io, ed ero con lui.
Lui che ha portato la felicità nella mia vita d'improvviso, nonostante ci sia entrato in modo garbato e naturale.
Lui che ha sempre fatto di tutto per rendermi felice, nonostante sapesse a mala pena il mio nome.

Lui che di punto in bianco semplicemente ha iniziato a mancarmi se non lo sentivo.
Lui che è stato il mio primo pensiero una mattina appena alzata.

Quel giorno non è successo nulla di eccezionale, niente baci, niente abbracci, non ci siamo neanche presi per mano....eravamo semplicemente lui e io, il sole e un prato.
Eppure quel giorno tutto è cambiato.

Era tangibile che c'era qualcosa di diverso e di reciproco, completamente diverso dai nostri classici aperitivi....si percepiva quel "qualcosa di più", non semplice attrazione o voglia di provarci...era un semplice e straordinario stare bene.....e ancora più straordinario è che è nato in modo spontaneo, senza nessun preconcetto o intenzione dietro....è semplicemente accaduto, così, come è naturale alzarsi la mattina o bere un bicchiere d'acqua.

Ma la cosa più strardinaria è che era, ed è reciproco.

A lui e a quel giorno...Grazie....

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